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Call #01 | Incipit

“E Dio creò grandi balene” – Genesi

 

William Davide Brio

Tumblr | williamdavidebrio@gmail.com

Architetto, Interior and Set-designer, Visual developer, con formazione accademica e professionale a Milano, Londra, Roma con progetti esposti a Londra, New York, Osaka.

… Nei miei ultimi progetti sono alla ricerca dell’anima/corpo e del suo doppio, il doppelgaenger, perchè é la maschera che scegli di mettere sul volto che rivela la storia di chi sei davvero in profondità.”

“HELEL äéìì the light-bringing one”.
Questo rappresenta l’ultimo portfolio di una pentalogia ispirata alle culture monoteistiche, che mette a fuoco dubbi, piaceri, desideri, ambizioni e tormenti dei personaggi.

 

 

Fulvia Cardella

fulviacardella@yahoo.co.uk

Nata nel 1983, vive e lavora a Roma e nel 2009 consegue presso l’Accademia di belle Arti di Roma la laurea in scultura.
Da allora sviluppa la propria ricerca nel suo studio. Dapprima si specializza nella scultura in marmo e porcellana e nel 2014, con la sua prima mostra personale presso la libreria-galleria il museo del louvre di Roma riscopre l’interesse per la fotografia. Da allora la sua ricerca avanza in equilibrio tra le due discipline, con una fervente sperimentazione formale e concettuale. Dal 2016 riprende la sperimentazione in camera oscura nel proprio atelier partendo dalla fotografia all’antica su lastre di vetro con vecchie macchine come la russa Fotokor, passando per la Kodak Brownie Reflex nel formato 127, approdando di recente anche allo sviluppo e stampa analogica a colori. Ha partecipato a diverse mostre collettive.

 

 

Emanuele Gaudioso

Approfondendo il lavoro di tesi triennale in sociologia della letteratura, pone particolare attenzione ai modi in cui la presenza e l’intervento delle istituzioni modifica il rapporto uomo-ambiente. Ne consegue la volontà di indagare quelle strutture, sociali e culturali in primis, che sottendono i cambiamenti della vita umana in un ambiente naturale che va progressivamente modificandosi. Vive e lavora in diversi luoghi in tutta Europa (2012-2016), in particolare nell’Est, tra cui Bulgaria, dove studia fotografia (2014), e Russia. Nel 2014 inaugura il sodalizio artistico con Daniele Brancati per il libro “Luci dal faro” (2016), un esperimento tra fotografia ed haiku. Completa presso la Westminster University il master in fotogiornalismo e fotografia documentaristica (2017). A dicembre dello stesso anno espone nella città di Potenza il progetto “Sud, petrolio e magia”. Vive ed opera attualmente in Italia.

 

 

Elio Lo Bascio

Nato nel 1974 fra le Dolomiti, scatta dagli anni ’80 con la Pentax rubata al padre; nell’era digitale, continua a scattare prevalentemente Architettura e Street, formandosi con workshops di nomi affermati come Yorick e David Wilson. Continua a scattare con Pentax e ha partecipato all’asta di beneficenza curata da Phillips “Nessuno Escluso” insieme ad autori del calibro di Gastel, Benedusi, Fontana e altri…
Personale presso isaiArt (Belluno) 2017 e Archimania (Sanremo) 2018.

 

 

Cinzia Naticchioni

www.cnrojas.com

Artista e architetto italomessicana, la sua pratica artistica fonde elementi provenienti dalle discipline alla base della sua formazione culturale, principalmente architettura e fotografia. Dopo la laurea in architettura consegue una laurea specialistica in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Parte della sua ricerca è focalizzata sulla materia sensibile della fotografia considerando la possibilità di portarla dalle due dimensioni allo spazio tridimensionale, e parte riguarda le immagini intese come traccia.Ha esposto presso il Museo della Permanente (Milano), San Gimignano Nottilucente 2014, Photissima Festival 2014, in varie edizioni del Photofestival Milano e del Circuito OFF, Festival Fotografia Europea.

Nel 2015 è ospite di una residenza artistica nel comune di Conzano (AL). Nel 2016 e nel 2017 è inserita nell’archivio del Fondo Malerba per la Fotografia (FMF) e partecipa al COCOA Festival, Conzano (AL). Nel 2016 il suo lavoro entra nell’Archivio dell’Autoscatto del MUSINF di Senigallia e pubblicato nel libro ‘Il Corpo Solitario’ di G. Bonomi, Rubbettino Editore. Nel 2017 partecipa al festival internazionale ART STAYS, 15th Festival of Contemporary Art, NATUR-AL(L) Ptuj, Slovenia. Nel 2016 è tra i vincitori del concorso ‘2015:Anno della Luce’ promosso da PHOS. Nel 2017 è tra i vincitori del concorso internazionale Latin Amerinca Fotografia 6 promosso da AI-AP. Ha esposto in diverse mostre d’arte.

 

 

Agnese Sama’

www.agnesesama.com |agnese.sama@gmail.com

Agnese ha 33 anni e si interroga su molte cose, forse anche troppe, e sempre con scarsi risultati. Tenta più volte di dare una svolta alla sua vita, e anche qui con risultati incerti: studia architettura e contro ogni pronostico porta a casa una laurea; in continuità con i suoi studi (e tutti i soldi spesi) lavora come fotografa e videomaker. Infine, per la felicità dei genitori, va in giro facendo cose e vedendo gente. Quest’ultima si rivela una strategia vincente che le permette di pianificare, anche grazie alle sue pessime conoscenze, un piano di evasione dalla realtà che la porterà #Altrove: una bici, 6 amici cialtroni con svariati disturbi della personalità, 2 paia di mutande, nessuna camera d’aria di riserva, e un numero imprecisato di km da percorrere in bici.

 

 

Pierluigi Razza

Nato nel ’77 a Roma, a 17 anni ha iniziato a scattare in pellicola da autodidatta. Con una yashika fx 2000 e un solo obiettivo 50 mm ha scattato fino ai 30 anni ignaro delle regole di composizione, della tecnica e dell’esistenza dei grandi maestri della fotografia. Solo una successiva apertura all’esterno e un confronto gli ha permesso di scoprire un nuovo mondo, gli autori, anche di venire apprezzato al di fuori della cerchia degli amici; ha quindi iniziato a seguire diversi corsi, dalla fotografia base al ritratto, all’uso della pinhole.Non ha preferenze per un genere fotografico, gli piace aver intrapreso un percorso di conoscenza con il mezzo fotografico che non sa bene dove lo porterà, con la speranza sia ancora molto lungo. Cercare di trasmettere qualcosa di profondamente intimo che possa risuonare nell’osservatore e risvegliare qualcosa, è ciò che lo spinge a fare un altro passo e a continuare questa strada di scoperta.